In un mondo in continua evoluzione, le metodologie tradizionali di progettazione hanno rivelato tutti i loro limiti: i progettisti hanno risorse sempre più limitate e, per rimanere competitivi nel settore architettonico, dell'ingegneria e delle costruzioni, devono saper sfruttare al meglio le nuove tecnologie per riuscire ad avere una crescita di tipo sostenibile.
La progettazione generativa rappresenta la naturale evoluzione della modellazione digitale, ed è questa la direzione verso cui il mondo della progettazione sta puntando.
L’applicabilità del Generative Design è molto vasta, soprattutto se si considera come il Covid 19 abbia cambiato le metodologie lavorative: si pensi anche solo agli effetti del distanziamento sociale e all’applicazione delle norme che lo disciplinano.
Come è comprensibile, la progettazione riveste un ruolo di primaria importanza nell’era Covid e nel prossimo futuro.
Col Design Generativo, l’uomo dispone di un potere di calcolo illimitato, grazie all’utilizzo di algoritmi computazionali che generano centinaia di migliaia di alternative.
Nella modellazione computazionale, invece di manipolare semplicemente un parametro, si creano delle condizioni nell’algoritmo tali per cui si ottengono i risultati attesi e, se necessario, è possibile intervenire per ottenere quelle condizioni.
La progettazione generativa fornisce delle alternative ed è possibile selezionare la migliore rispetto ai parametri impostati.
Il Generative Design vuole garantire una più efficiente collaborazione tra computer e utente, tra macchina e uomo, sfruttando anche algoritmi basati sui principi del Machine Learning, come gli algoritmi genetici. L’uso di questo metodo consente di vagliare in poco tempo migliaia di ipotesi progettuali, di ottimizzare rapidamente i risultati in base alle esigenze e di risparmiare risorse.